Rassegna stampa

È iniziata in Sudafrica la rincorsa a Parigi 2024 (LaRegione 23.02.24)

Imbuko Big Five MTB Challenge , 1º posto

Filippo Colombo spera nella selezione per la sua seconda Olimpiade: ‘Obiettivo dei prossimi due mesi, risalire il ranking dopo l'infortunio al gomito’

 

 

La Colline d’Élancourt, nelle vicinanze di Saint-Quentin-en-Yvelines (nella regione dell’Ile-de-France), con i suoi 231 metri sopra il livello del mare rappresenta il punto più alto tra le molte strutture destinate a ospitare le competizioni delle Olimpiadi di Parigi. Il 28 e 29 luglio, questa collina artificiale con un dislivello di 60 metri, sarà teatro delle gare maschile e femminile di mountain bike. Al via della prova maschile conta di poterci essere anche Filippo Colombo, già presente nel 2021 a Tokyo e tra i papabili per una nuova selezione. Che, va detto subito, rispetto a tre anni fa è diventata più dura, soprattutto nella nazione leader mondiale delle ruote larghe. Rispetto a Tokyo, infatti, si è proceduto a un taglio dei posti assegnati, per cui le migliori nazioni si sono viste togliere un biglietto, passando da tre a due slot a disposizione. In parole povere, nella mountain bike non sarà più possibile sequestrare il podio olimpico, come la Svizzera aveva fatto tre anni fa con Jolanda Neff, Sina Frei e Linda Indergand. Swiss Cycling richiede un top 8 in gare di Coppa del mondo per rientrare nel novero dei papabili alla selezione e l’anno scorso ben sei elvetici avevano soddisfatto il criterio della federazione. Con l’aggiunta dello stesso Colombo, il quale era stato menomato dall'infortunio al gomito, patito nella Foresta dell’Arenberg durante la Parigi-Roubaix. In casa rossocrociata, dunque, sarà lotta all’ultimo colpo di pedale per riuscire a salire sul TGV in direzione di Parigi… «Due soli posti ci stanno davvero stretti, la lotta sarà davvero dura. Sono pronto a dare tutto per staccare una selezione, ma so benissimo che non sarà per nulla facile. Il taglio dei posti è un peccato, perché finirà per creare una gara con un alto livello competitivo soltanto nelle prime 10-15 posizioni e non nelle prime 50 come avviene di norma in Coppa del mondo».

 

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Filippo Colombo

© Filippo Colombo

 

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