A Les Gets si corre la short track iridata, con il ticinese che punta a ripetere il bronzo degli Europei. ‘Questo è un vero circuito di mountain bike’
Dopo il podio degli Europei di Monaco Filippo Colombo è pronto per andare a raccogliere soddisfazioni anche nella rassegna iridata di Les Gets (Francia): «Mi sento abbastanza bene, gli ultimi risultati sono positivi, per cui sono fiducioso – conferma il biker di Rivera –. Chiaro che la concorrenza è numerosa e il percorso è impegnativo, pur non essendo il mio preferito, poiché prevede due salite lunghe e ripide, il che non favorisce di certo gli atleti più pesanti come me, le discese tecniche ed è un vero percorso di mountain bike; sarà sicuramente il più forte a vincere. È profondamente diverso dal tracciato di Monaco, quasi interamente artificiale, mentre questo è più naturale. A Monaco c’erano anche diverse salite più brevi e ripide, questo è completamente diverso».
Rispetto agli Europei i Mondiali si differenziano per la presenza, così come accade in Coppa del mondo, di due gare: la short race, in programma oggi alle 17.45, e la gara su distanza olimpica, prevista per domenica. Ce n’è una sulla quale punti maggiormente? «So che ho più chance di fare medaglia oggi, ma non do maggiore importanza a questa gara rispetto a quella di domenica, infatti la distanza olimpica è quella con la maggiore importanza, dunque i due impegni si equivalgono. Al momento sono comunque completamente focalizzato sulla short track, poi da questa sera mi concentrerò sulla corsa di dopodomani».
Intanto il Mondiale si è aperto nel migliore dei modi per una Svizzera che, con la vittoria nella gara a squadre (mentre ieri nelle gare Junior sono arrivati l’oro di Monique Halter e gli argenti di Lea Huber e Jan Christen), ha dimostrato di aver digerito nel migliore dei modi il caso Flückiger: «È stata una bella risposta di squadra, già a Monaco avevamo corso come una squadra e questa è stata una bellissima risposta da parte nostra e iniziare così la settimana iridata è qualcosa di veramente bello. Poi soprattutto dalla Svizzera ci si attende sempre, se non la vittoria, perlomeno una medaglia».